L’inquinamento da plastica è uno dei maggiori problemi ambientali e di salute pubblica del nostro tempo. Una nuova indagine dimostra che le aziende che lo producono sapevano da sempre che i programmi di riciclaggio sarebbero stati inutili.
Negli ultimi 50 anni ci è stato consigliato di riciclare i rifiuti di plastica quando possibile, ma un nuovo rapporto afferma che le compagnie petrolifere e i produttori di plastica sapevano che questo sforzo era inutile.
Pubblicato dal Centro per la ricerca sull’integrità climatica (CCI), la carta ha combinato documenti interni recentemente acquisiti con ricerche esistenti per dimostrare che il riciclaggio non era altro che uno schema per consentire l’espansione dell’industria della plastica monouso.
I problemi con cui abbiamo a che fare ora – discariche in continua crescita, oceani e fiumi inquinati, microplastiche e nanoplastiche – erano tutte conseguenze che le aziende produttrici di plastica avevano previsto molto tempo fa.
Il fatto che queste organizzazioni abbiano introdotto una soluzione provvisoria che sanno sarebbe stata infruttuosa è illegale e potrebbe gettare le basi per una futura causa legale, sostiene la CCI.
Se portati in tribunale, gli avvocati probabilmente accuseranno le aziende e i gruppi commerciali coinvolti di introdurre consapevolmente materiali e prodotti al pubblico nonostante siano consapevoli degli immensi rischi che potrebbero comportare sia per la salute umana che per l’ambiente.
Ritenere queste organizzazioni responsabili significherebbe fermare la disinformazione, scoprire più verità sulla produzione di plastica e convincerle a pagare per i danni che hanno causato.