Secondo un nuovo studio di Nature, la protezione delle foreste a livello globale potrebbe potenzialmente catturare ulteriori 226 gigatonnellate di carbonio che riscaldano il pianeta, equivalenti a circa un terzo della quantità che gli esseri umani hanno rilasciato dall’inizio dell’era industriale.
Se non lo sapevi già, le foreste svolgono un ruolo fondamentale nella sopravvivenza dell’umanità, agendo come scudi naturali che ci salvaguardano dal nostro impatto intrinsecamente distruttivo sull’ambiente.
Agenti estremamente efficaci nel ridurre il riscaldamento globale, questi spazi verdi sono uno dei nostri più grandi alleati contro la crisi climatica, assorbendo le enormi quantità di emissioni che intrappolano il calore che non riusciamo a smettere di pompare nell’atmosfera.
Sfortunatamente, a causa della deforestazione incessante per la produzione alimentare su larga scala, dell’espansione delle città, del disboscamento illegale, dell’estrazione di risorse e degli incendi più frequenti causati dall’aumento delle temperature (tra numerosi altri fattori), dal 420 sono andati perduti oltre 1990 milioni di ettari di foresta.
Ogni anno, infatti, distruggiamo 10 milioni di ettari di foresta, pari ad una perdita annua di aree forestali pari alle dimensioni del Portogallo.
Nella speranza di ricordarci la crescente urgenza che dobbiamo affrontare per conservare e ripristinare i pozzi di assorbimento del carbonio della Terra in modo da evitare le ripercussioni potenzialmente letali che l'emergenza ecologica è destinata a provocare, più di 200 scienziati e ricercatori hanno raccolto le loro scoperte per un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature.
Come previsto, la protezione delle foreste potrebbe potenzialmente catturare ulteriori 226 gigatonnellate di carbonio che riscaldano il pianeta, che equivalgono a circa un terzo della quantità che gli esseri umani hanno rilasciato dall’inizio dell’era industriale.
Permettendo agli alberi esistenti di invecchiare in ecosistemi sani e ripristinando le aree degradate, la capacità di stoccaggio extra sarebbe notevole, ma questo non può essere raggiunto a meno che non smettiamo di fare così tanto affidamento sui combustibili fossili.
"Se continuiamo a emettere carbonio, come abbiamo fatto finora, siccità, incendi e altri eventi estremi continueranno a minacciare la portata del sistema forestale globale, limitando ulteriormente il suo potenziale contributo", afferma Tommaso Crowther, autore senior dello studio e professore di ecologia presso Politecnico federale di Zurigo.