Instagram si è impegnato a estendere il divieto di contenuti correlati all'autolesionismo per coprire cartoni animati, disegni e meme nel tentativo di diventare una piattaforma più sicura per i giovani.
Questa settimana Instagram ha confermato il suo piano per contrassegnare e rimuovere tutte le immagini, i disegni, i cartoni animati e i meme che descrivono qualsiasi forma di autolesionismo o suicidio mentre intensificano gli sforzi per rendere la loro piattaforma il più sicura possibile per i giovani utenti.
Insta è ampiamente riconosciuto come l'hub sociale "go to" per i giovani al giorno d'oggi, con oltre il 70% dei giovani di 13-17 anni in tutto il mondo che possiede profili personali secondo sproutsocial. Di conseguenza, la rete di proprietà di Facebook è sottoposta a crescenti pressioni da parte dei media, delle organizzazioni di beneficenza e del pubblico per garantire che proteggano in modo efficace gli utenti dall'esposizione a contenuti dannosi o coercitivi.
Quest'ultima mossa è una delle tante precauzioni prese dalla tragica morte dell'adolescente britannica Molly Russell nel 2017, che si è tolta la vita dopo aver visualizzato contenuti grafici sulla piattaforma. Da febbraio, il capo di Insta Adam Mosseri si è concentrato sulla limitazione della circolazione di contenuti con temi suicidi, tra cui immagini fisse e video. Ma gli attivisti sostengono che è necessario fare ulteriore lavoro.
Attivista per la sicurezza in Internet con sede in Florida Dottor Free Hess ha rivelato che, nonostante gli sforzi di Insta, sulla piattaforma si stanno ancora diffondendo contenuti dannosi e ha mostrato numerosi esempi di fotografie grafiche, video e meme illimitati che sostengono il suicidio ai partecipanti a una conferenza sulla sicurezza online nel New Jersey.
In risposta, Insta ha lanciato un dichiarazione affermando di aver raddoppiato la quantità di "materiale rimosso" dal primo trimestre del 2019, ponendo il veto a 834,000 contenuti, il 77% dei quali non è stato segnalato attivamente dagli utenti. Mosseri ha ammesso che "c'è molto chiaramente più lavoro da fare" e ha dichiarato che "il lavoro non finisce mai".