In quello che viene denigrato come l'ennesimo assalto alla democrazia russa, lo stato ha ordinato la liquidazione del gruppo per i diritti umani Memorial.
La società civile in Russia ha avuto una storia a dir poco complicata, e molti temono che il regime autoritario dei decenni passati stia tornando.
Questa settimana, il tribunale della città di Mosca ha ordinato lo scioglimento della più importante istituzione nazionale per i diritti umani, Memorial International. Ora ufficialmente considerato un "agente estero", la società non sarà più in grado di dimostrare legalmente o rilasciare opere commerciali e tutti i locali associati sono stati chiusi.
Mentre la corte ha citato la "giustificazione dell'estremismo e del terrorismo" come ragioni alla base della decisione, gli attivisti sostengono che lo stato post-sovietico sta cercando di sorvolare sulla sua storia problematica mentre si dilettava del suo ruolo nella sconfitta della macchina da guerra nazista.
Altri suggeriscono che stiamo assistendo a uno stratagemma insidioso per sopprimere i diritti civili ed espandere l'influenza militare oltre i confini russi. Allora, chi è più vicino alla verità?
Condanniamo la decisione odierna di chiudere con la forza l'International Memorial, una delle organizzazioni per i diritti umani più rispettate della Russia. Le autorità russe dovrebbero porre fine alla repressione dei difensori dei diritti umani e di altre voci indipendenti.
- Segretario Antony Blinken (@SecBlinken) Dicembre 29, 2021
Le origini di Memorial
Registrato originariamente nel 1990, Memorial è stato formato in seguito alla morte di Andrei Shakarov, un fisico venerato e attivista per i diritti umani che ha vinto il Premio Nobel per la pace nel 1975.
Il suo scopo originale era storico: principalmente, documentare gli episodi di repressione politica e le atrocità commesse durante l'era stalinista, poiché i crimini di guerra dell'URSS non hanno subito ripercussioni reali simili a quelle di Norimberga (l'accusa di massa di prestanome nazisti).
Dall'inizio del secolo, Memorial ha continuato a rendere omaggio alle vittime, impegnandosi gradualmente in eventi educativi e di beneficenza che promuovono la democrazia e una società civile matura.
In quel periodo, Memorial ha ricevuto un assortimento di premi per contributi agli sfollati interni, opere di ricerca/letterarie e progetti antiautoritarismo. Le ultime due aree di competenza sono in definitiva il luogo in cui il gruppo ha trovato la sua fine.
Per tutto il tempo in cui Memorial è esistito, ci sono state pressioni e attriti costanti da parte di esponenti politici. Ma, nella grande vecchiaia del 2021, è stato il regno di Vladimeer Putin a distruggerlo.
Non sta proprio bene, vero? La storia però è tutt'altro che finita.