Hai sentito parlare di overtourism e delle destinazioni che stanno soffrendo sotto il peso della loro stessa popolarità, ma che dire di quelle che lottano per attirare visitatori?
È il 2019 e l'overtourism continua ad essere un vero problema. Tanto che Parigi ha recentemente dichiarato che vieterà gli autobus turistici dal centro della città, Venezia vuole far pagare l'ingresso e Bruges consente solo a due navi da crociera di fare scalo al giorno.
Il timore che la crescente popolarità di questi luoghi stia iniziando ad avere un impatto negativo sulle comunità locali ha stimolato un nuovo movimento, che potrebbe solo alleviare alcuni dei ceppi dell'eccesso di turismo.
Pensaci. Il nostro pianeta ha una superficie di oltre 500 milioni di km² e per qualche ragione ne percorriamo solo una piccolissima parte.
Mentre alcuni angoli del mondo sono ovviamente più che felici di rimanere sotto il radar, ci sono molte destinazioni che hanno iniziato attivamente a cercare di mettersi sulla mappa.
È qui che entra in gioco il sottoturismo; una tecnica di marketing sempre più comune utilizzata dai luoghi meno frequentati per attirare i turisti che vogliono evitare la folla.
Prendi la Norvegia per esempio. Nel 2017, la sua capitale ha lanciato una campagna incentrata sul "salvare i turisti da città famose come Parigi e portarli a" Oslo dove i musei generalmente mancano di folla, le prenotazioni dei ristoranti sono facili da ottenere e i parchi pubblici hanno molto spazio libero' (Skift). Anche la Colombia è salita a bordo, trasformandosi Medellin da quella che una volta era la città più pericolosa del mondo in una destinazione cosmopolita e altamente culturale.
Dimentica le ore di fila per un belvedere perché centinaia di persone sono lassù a farsi selfie, ci sono molti posti con lo stesso fascino che non ti faranno perdere tempo prezioso delle vacanze solo per vederli.
Molte destinazioni sono ormai impegnate a diffondere il turismo al di là delle aree congestionate, verso luoghi realmente bisognosi di spesa turistica, ma questo sposta solo marginalmente il problema altrove piuttosto che risolverlo?
Questo è ciò di cui amministratore delegato Viaggio responsabile Giustino Francis pensa. "I luoghi che si spacciano per "sottoturizzati" saranno le zone disastrate dall'eccesso di turismo del futuro, a meno che non adottino approcci più responsabili alla pianificazione del turismo", avverte.