Con la crescente preoccupazione per i detriti spaziali e il traffico satellitare, le Nazioni Unite e il governo del Regno Unito hanno firmato un accordo unico per garantire la sostenibilità delle missioni spaziali in futuro.
Se ti tieni aggiornato con le nostre storie, saprai che spazzatura spaziale - anche se potrebbe sembrare un armadietto di proprietà dell'eroe omonimo Rick Sanchez - effettivamente rappresenta un problema molto reale.
Così com'è oggi ci sono vicino a Satelliti 6,000 orbitanti attorno alla Terra, il 60% delle quali non operative o completamente obsolete. Ad ogni modo, questi resti delle missioni passate vengono lasciati girare intorno al nostro pianeta, emettendo materiali dannosi e rendendo la moderna ricerca spaziale pericolosa e imprevedibile.
Neanche il nostro sistema solare sta per avere tregua nel prossimo decennio. Con i magnati della tecnologia come Jeff Bezos e Elon Musk cercando di stabilire le proprie costellazioni Internet a bassa orbita, si stima che 990 satelliti saranno lanciati ogni anno per tutto il 2020.
Va da sé che noi probabilmente necessità di stabilire alcune regole di base per la sostenibilità prima piuttosto che dopo.
Con questo obiettivo in mente, un emozionante nuova partnership è appena sbocciato tra l'"Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari spaziali" (UNOOSA) e il governo del Regno Unito. Insieme, i due organi di governo hanno elaborato un quadro per "l'uso sicuro e sostenibile dello spazio", che è stato accettato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Anche se non abbiamo ancora visto alcun dettaglio specifico delle linee guida, l'annuncio ha rivelato che l'istruzione e la divulgazione sono le priorità dell'agenda di entrambe le parti e che l'Agenzia spaziale britannica sta guidando i finanziamenti.