L'Autorità Garante della Concorrenza e dei Mercati si sta preparando a nominare e umiliare le aziende di abbigliamento di fascia alta che vendono abbigliamento "sostenibile" a un prezzo premium.
Potremmo pensare che stiamo facendo la cosa giusta dirigendoci direttamente alla sezione "eco-friendly" o "sostenibile" dei famosi negozi di abbigliamento quando cerchiamo di acquistare un nuovo outfit.
Ma con così tanti marchi accusati di greenwashing negli ultimi anni, come possiamo fidarci che lo siano i rivenditori effettivamente acquistare materiali etici e utilizzare processi di produzione più ecologici dietro le quinte?
Secondo The Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito, la maggior parte degli indumenti che vediamo contrassegnati con etichette ecologiche non sono la scelta sostenibile con cui i marchi li vendono.
L'ente di marketing ha affermato che "intere linee di abbigliamento" vengono commercializzate come opzioni rispettose del pianeta (e vendute a un prezzo più alto) senza alcuna prova del fatto che il modo in cui sono realizzati, consegnati e confezionati sia migliore per l'ambiente.
La CMA afferma che il rivestimento degli indumenti con etichette "sostenibili" richiede la prova che il intero processo del prodotto è stato modificato per ridurne l'impatto ambientale.
Nel tentativo di ritenere le aziende responsabili e tenere informati gli acquirenti, l'organizzazione ha avviato un'indagine nel settore della moda britannico e presto pubblicherà un elenco completo delle aziende colpevoli di pratiche di greenwashing.