La mossa per vietare completamente il materiale controverso arriva 20 anni dopo che il Regno Unito è diventato il primo paese dell'UE a vietare l'allevamento di pellicce.
è finalmente giunto il momento. Negli ultimi anni, quasi tutti i migliori designer, da Chanel a Prada, hanno eliminato le pellicce animali dalle loro collezioni. Zuccherando la pillola, lo stato della California l'ha bandita a titolo definitivo, la regina Elisabetta II vi ha rinunciato e a febbraio la PETA pensione la sua campagna decennale contro l'uso della pelliccia nella moda, concentrando il suo attivismo altrove.
Ora, con una mossa che sicuramente contribuirà alla scomparsa tanto attesa del materiale, l'ex CEO di Associazione Britannica del Commercio di Pellicce Mike Moser ha dichiarato l'industria "anacronistica, barbara e non necessaria".
Quando si rese conto che stava difendendo l'indifendibile, Moser è arrivato a capire che la pelliccia semplicemente non può essere prodotta umanamente - per non parlare del suo pesante prezzo ambientale che, rispetto ad altri tessuti, ha un impatto significativo in termini di emissioni di CO2 - e si è dimesso dalla sua posizione per utilizzare invece la sua conoscenza ed esperienza per sostenere pubblicamente il #FurFreeGran Bretagna campagna per un divieto di vendita di pellicce in tutto il Regno Unito.
"Lo Zeitgeist oggi è che ingabbiare e uccidere animali per un prodotto di moda non necessario, che ha solo valore di vanità, è inaccettabile", ha detto Humane Society International (HSI) in un'intervista il mese scorso. "Il Regno Unito ha vietato l'allevamento di animali da pelliccia due decenni fa, ma finché importiamo e vendiamo la pelliccia dall'estero, continuiamo a sostenere l'allevamento di animali da pelliccia e la cattura per procura, il che è sia moralmente che politicamente ambiguo".
Ciò a cui Moser fa riferimento è la decisione del Paese di vietare l'allevamento di animali da pelliccia nel 2000, un cambiamento di rotta positivo, ma che non ha impedito l'importazione e la vendita di pellicce di animali allevati all'estero. Sfortunatamente, da quando la legge è entrata in vigore tanti anni fa, nel Regno Unito sono ancora state importate ben 800 milioni di sterline di pellicce e solo nel 2018 una quantità equivalente a circa 2-3 milioni di animali (come stimato da HSI) è passata facilmente attraverso il confine.
Non sono tutte cattive notizie, però, con il 93% della popolazione britannica che afferma di non aver mai indossato la pelliccia, o di non indossarla più, e la maggioranza (72%) è favorevole a un divieto di vendita ufficiale come rivelato da un YouGov opinione sondaggio marzo.