Sebbene giustizia sia stata fatta con l'assassino di Sarah Everard condannato a trascorrere il resto della sua vita dietro le sbarre, il caso ha acceso una rinnovata attenzione sulla cattiva condotta delle forze dell'ordine nel Regno Unito.
Dopo il processo, Wayne Couzens è stato condannato all'ergastolo per il rapimento, lo stupro e l'omicidio di Sarah Everard, il che significa che non avrà mai diritto alla libertà vigilata.
La sentenza – che arriva sei mesi dopo che il suo caso ha fatto notizia per la prima volta a livello internazionale e ha portato alla luce preoccupazioni molto più ampie riguardo alla violenza le donne affrontano quotidianamente – è considerata l'unica punizione appropriata per un perpetratore di tale natura crudele.
È la sanzione più severa che il sistema legale del Regno Unito possa infliggere ed è considerata il suo miglior tentativo di servire veramente la giustizia per un caso estremo.
Eppure un dettaglio particolarmente straziante di quello che è successo a Sarah a marzo ha una sensazione diversa: che Couzens, un ufficiale della polizia metropolitana in servizio, abbia abusato della sua posizione di fiducia e autorità per arrestarla con false pretese.
Per loro, questa scoperta (divulgata al pubblico il 29 settembre) ha messo in ombra qualsiasi senso di catarsi o sollievo che il sistema di giustizia penale britannico abbia trionfato sul male.
Invece, il ruolo fondamentale svolto dalla professione di Couzen nel rapimento di Sarah ha suscitato una rinnovata attenzione sulla cattiva condotta delle forze dell'ordine nel Regno Unito.
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"La fiducia delle donne nella polizia è diminuita drasticamente dopo l'arresto di Couzens e questo è stato sostenuto dal trattamento pesante e inappropriato delle donne presenti alla veglia per ricordare la sua vita", ha affermato l'amministratore delegato di Couzens. Aiuto per le donne, Farah Nazier, in un dichiarazione.
"La polizia deve affrontare urgentemente la cultura del sessismo esistente, dare la priorità alla violenza contro le donne e le ragazze allo stesso livello del terrorismo e utilizzare i propri finanziamenti per garantire che affrontino i problemi della violenza maschile nei confronti delle donne. Dovrebbero anche intraprendere un urgente programma di lavoro di restauro per riconquistare la fiducia delle donne.'
Tuttavia, alla luce di a Squadra di intelligence in linea indagine che ha scoperto che il 52% degli agenti di polizia giudicati colpevoli di cattiva condotta sessuale tra il 2016 e il 2020 ha mantenuto il lavoro, potrebbe non essere un'impresa facile.
Soprattutto considerando che questa statistica si aggiunge alle 800 accuse di abusi domestici e comportamenti inappropriati contro il personale della Metropolitana dal 2017 e le quindici donne che sono state uccise dagli agenti di polizia nel ultimi dodici anni.
Essendo un servizio che opera per rappresentare gli interessi delle vittime, ciò rende comprensibilmente quasi impossibile avere fiducia nella polizia se sembrano incapace affrontare correttamente la cattiva condotta nei propri ranghi.
Un primo esempio di questo è il molteplici denunce di atti osceni relativo a Couzens che il Met non è riuscito ad affrontare anni fa, così come il fatto che fosse soprannominato 'lo stupratore' da ex colleghi a cui sembravano anche chiudere un occhio.
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