Un nuovo pezzo di ricerca della società di servizi EY ha rilevato che, sebbene i giovani dipendenti comprendano appieno le violazioni della privacy e le potenziali minacce, in gran parte non sono preoccupati. Le aziende dovranno evolvere le loro pratiche per far fronte al cambiamento dei comportamenti?
Ormai siamo tutti abituati alle misure di sicurezza informatica. Non puoi navigare in Internet per più di pochi minuti senza che ti venga chiesto informazioni su cookie, raccolta dati, impostazioni sulla privacy e molto altro ancora.
Abbina questo al gran numero di account online che ci si aspetta di avere su più servizi diversi e hai una tempesta perfetta per il burnout e l'apatia digitale.
A nuovo studio della società di ricerca EY ha scoperto che i dipendenti più giovani e gli utenti Internet della Generazione Z sono in gran parte tranquilli riguardo alle loro impostazioni sulla privacy online. Sono stati intervistati oltre 1,000 dipendenti che utilizzano dispositivi forniti dal loro datore di lavoro. Nel complesso, i membri della Generazione Z avevano meno probabilità di prendere sul serio le proprie politiche di sicurezza sul lavoro, mostrando una generale mancanza di cure rispetto ai coetanei più anziani.
Ciò non è dovuto all'ignoranza, tuttavia. L'83% dei partecipanti ha affermato di conoscere e comprendere il protocollo di sicurezza del proprio datore di lavoro.
Come si traducono questi dati nel comportamento nel mondo reale? Secondo EY, il 58% degli utenti della Generazione Z ignora la sicurezza e gli aggiornamenti IT sui propri computer di lavoro il più a lungo possibile. In confronto, solo il 15% dei baby boomer ha affermato di fare lo stesso.
Inoltre, circa il 30% della Gen Z ha affermato di riutilizzare le password private sugli account aziendali. Meno di un quarto di tutti i membri della Generazione X e dei boomer ha ammesso di riciclare le password in questo modo.
Poco meno della metà di tutti i giovani intervistati ha anche affermato che "è probabile che accetti spesso i cookie del browser Web sui propri dispositivi di lavoro", rispetto a solo il 18% dei boomer.
È una notevole differenza di atteggiamento. Considerando che più persone della Generazione Z stanno entrando nella forza lavoro ogni anno, è necessario introdurre nuove misure e approcci per scuotere la travolgente apatia dei giovani utenti di tecnologia. EY osserva che la maggior parte degli "incidenti informatici risale a un singolo individuo", sottolineando l'importanza per tutti i dipendenti di essere a conoscenza dei propri dati e di proteggere l'attività aziendale.