I musei si prefiggono di preservare i manufatti che rappresentano le proteste BLM del 2020, registrando la storia in tempo reale.
La tragica uccisione di George Floyd ha determinato un periodo incredibilmente trasformativo nella storia americana che è garantito per essere studiato dagli storici negli anni a venire. Mentre le insurrezioni per i diritti civili in corso incoraggiano le istituzioni nazionali a rispondere con urgenza, dozzine di musei - che in genere hanno poco coinvolgimento negli eventi "attuali" (ovviamente) - stanno ora correndo per contestualizzare e raccontare la storia, proprio nel momento in cui viene creata.
Aaron Bryant è in prima linea in questo processo di conservazione unico. UN curatore di cultura visiva, fotografia e storia contemporanea presso lo Smithsonian's National Museum of African American History and Culture (NMAAAHC), sta conducendo quello che viene definito un "iniziativa di raccolta a risposta rapida.L'obiettivo di Bryant è mettere al sicuro le storie, le immagini e gli oggetti che forniranno al pubblico (così come agli storici) l'opportunità di comprendere un giorno il periodo tumultuoso che stiamo vivendo.
Gli elementi di interesse includono cartelloni, bombole di gas lacrimogeni, filmati di telefoni cellulari e opere d'arte originali, con possibilità di utilizzo che vanno dalle mostre online alle tavole rotonde.
"La storia non riguarda solo la registrazione di eventi casuali", afferma. 'Si tratta davvero di documentare e valutare l'evoluzione del progresso umano e della nostra umanità. Questo momento farebbe parte di quella storia.'
Chiedendo ai manifestanti di conservare oggetti fisici come cartelli, nonché di caricare digitalmente registrazioni audio, video e immagini relative alla protesta, Bryant ha iniziato a realizzare magliette e opere d'arte. Ha lo scopo di donare il ricavato a vari movimenti e associazioni di beneficenza che sostengono la causa.
Lo Smithsonian è sul posto al Black Lives Matter Plaza e raccoglie cartelli che sono stati rimossi dalla recinzione della Casa Bianca per preservarli. Mi è stato anche detto che anche la libreria UMD ne ha presi un po'. @ABC7Notizie pic.twitter.com/WGyCEpkwsj
—Caroline Patrickis (@Cpatrickis) 10 Giugno 2020