In quello che potrebbe diventare uno storico caso giudiziario di rilevanza mondiale, gli eco attivisti e le ONG a Parigi chiedono la condanna dello stato francese per la sua azione "inadeguata" per combattere il cambiamento climatico.
Questa settimana un tribunale di Parigi ascolterà un caso storico che accusa il governo francese di intraprendere azioni inadeguate per combattere il cambiamento climatico.
Lanciata due anni fa da quattro ONG per il clima, tra cui Greenpeace France, Oxfam France, Notre Affaire à Tous e Nicolas Hulot, è stata presentata una denuncia ufficiale contro il governo francese per azione insufficiente per ridurre le emissioni nazionali.
Sfortunatamente, il caso dei querelanti ha perso lentamente lo slancio necessario per stimolare la discussione del governo e garantire un'udienza presso la Corte Suprema della Capitale.
Durante quel periodo tranquillo, gli organizzatori hanno lanciato una petizione online chiedendo un'indagine adeguata sui progressi dello stato (o presunta mancanza) nel raggiungimento degli obiettivi fissati dall'accordo di Parigi.
Basti dire che i livelli di supporto erano big.
️L'audience de #LaffaireDuSiecle a lieu aujourd'hui à 13h45, au tribunal administratif de Paris.
✊ 📢 Ce matin nous avons rappelé à l'Etat que nous sommes plus de 2 million à nous être mobilisé-es et qu'il est de son devoir d'agir rapidement face à l'urgence climatique 👇 pic.twitter.com/GlKIFsRZnW
- Greenpeace Francia (@greenpeacefr) Gennaio 14, 2021
Sostenuta da oltre 2.3 milioni di firme - che segna un record nazionale, secondo gli organizzatori - l'amministrazione francese deve ora affrontare le accuse secondo cui lo stato continua a superare i budget per il carbonio e non mantiene le promesse di ristrutturazioni efficienti dal punto di vista energetico, oltre a sviluppare mezzi di energia rinnovabile. Principalmente, gli attivisti considerano ridicoli gli sforzi attuali verso l'obiettivo di ridurre il 40% delle emissioni entro il 2030.