L'annuncio della gravidanza della Spears è stata una gradita notizia. Segnò anche la fine dei suoi 13 anni di tutela, che le proibirono di avere più figli. Purtroppo, la storia di Britney sul controllo della fertilità non è rara.
Quando il movimento "Free Britney" è emerso con una vendetta nel 2019, molti si sono affrettati a calunniare i membri come teorici della cospirazione.
I fan accaniti di Britney Spears erano convinti che la cantante fosse stata messa sotto tutela legale contro la sua volontà, un accordo che nega a una persona i propri diritti individuali su beni personali, assistenza sanitaria e finanze.
Come sappiamo ora, i sostenitori di "Free Britney" avevano sempre ragione.
Dopo anni di silenzio, Britney ha iniziato a condividere dichiarazioni appassionate sui social media, una pubblica richiesta di aiuto che alla fine è arrivata in tribunale. Ha espresso il suo desiderio di lasciare la tutela "minacciosa" e "abusante" che ha visto suo padre controllare legalmente ogni aspetto della sua vita dal 2008.
Dopo quasi 14 anni, la tutela di Britney è terminata. La cantante non ha perso tempo a esercitare la sua ritrovata libertà, condividendo il suo fidanzamento al fidanzato di lunga data Sam Ashgari a settembre. La tutela aveva negato a Britney il diritto di sposarsi e avere più figli.
Questa settimana, Britney ha continuato con notizie più gioiose sotto forma di un criptico annuncio di gravidanza. Una delle didascalie di Instagram lunghe e piene di emoji della star è stata utilizzata per condividere le notizie con i fan su Instagram. Il sostegno pubblico è esploso negli ultimi giorni, molti hanno definito l'annuncio "libertà ultima'.
Le voci di un impianto IUD obbligatorio, collocato a Britney sotto la sua tutela, hanno lasciato l'amaro in bocca. Ma le ipotesi suonano più vere che mai alla luce delle notizie sulla sua gravidanza. Pochi mesi dopo la fine della sua tutela, questo annuncio è un segno della ritrovata autonomia corporea di Britney, una commovente dichiarazione di trionfo su anni di oppressione.
Purtroppo, però, la storia di Britney sul controllo della fertilità non è rara, nonostante le condizioni insolite in cui è sorta.
Le donne sono state a lungo soggette ad abusi emotivi e fisici che circondano il delicato argomento della gravidanza. La capacità di "fornire" figli agli uomini della loro vita, siano essi padri, mariti o altri parenti, è usata come un barometro per valutare le donne rispetto a un ideale misogino e arcaico.
Il movimento femminista e l'eventuale lancio del pillola contraccettiva negli anni '1960 furono una risposta a questo soffocamento riproduttivo. Ma nonostante i passi da gigante rispetto alle restrizioni dell'inizio del 20° secolo, l'esperienza di Britney nella tutela è stata un terribile promemoria della realtà che molte donne devono ancora affrontare.