L'Amazzonia del regno dello stile è accusata di aver copiato il suo rivale al dettaglio dopo che dozzine di immagini sono state condivise sui social media che mostravano capi praticamente identici dei due punti vendita. Ecco perché questo dipinge un quadro terrificante del futuro della Terra.
Un anno fa, ho chiesto dove fossimo nella lotta in corso contro moda veloce dopo aver visto numerosi titoli che ne propagandavano la fine.
A quasi un anno dall'inizio della pandemia a questo punto, queste affermazioni audaci sparse sulle pagine di giornali, giornali economici e pubblicazioni incentrate sullo stile non sono state poi così sorprendenti per me.
Questo perché, all'epoca, l'industria era nel profondo del suo presunto "periodo di ripristino", in base al quale i marchi sembravano riflettere sull'entità del loro impatto negativo sia sulle persone che sul pianeta in coincidenza con il mondo che si fermava improvvisamente.
All'epoca, la mia conclusione era incentrata su una riluttante accettazione del fatto che mentre il consumismo consapevole era davvero in ascesa - e lo è ancora oggi - la produzione in serie di abiti di tendenza progettati per essere venduti a prezzi ridotti molto probabilmente non cesserebbe mai di essere .
@outfitsfinder_ #zara #shein #ingannare ♬ Voglio iniziare qualcosa – Michael Jackson – vivi la vita che temevi
Deludente, sì, ma in qualche modo comprensibile data la sua convenienza, consegna rapida e ampie opzioni di dimensionamento per citare solo alcuni dei fattori che continuano ad attrarre orde di acquirenti.
Tuttavia, alla luce non solo di numerosi rapporti dannosi sui cambiamenti climatici, ma di molteplici rivelazioni scioccanti di negligenza nelle fabbriche di proprietà di Boohoo Group PLC che hanno alzato la testa nei mesi successivi, penseresti che il fast fashion avrebbe almeno perso alcuni della sua popolarità, giusto?
Hai pensato male.
In effetti, il nostro consumo eccessivo di indumenti eliminabili ha raggiunto un tale livello, in gran parte attribuibile alla "mentalità da trasporto" attualmente abbondante sulle piattaforme dei social media – che l'eco-ansia tra noi ha iniziato spingendoci per ridurre i nostri acquisti del 75%.
Questo, a quanto pare, potrebbe essere difficile nell'era digitale delle infinite tentazioni accelerate dai giganti della vendita al dettaglio che si rifiutano di smettere di bombardarci con annunci che promuovono gli ultimi articoli "che vanno di moda" sui nostri feed (solo nel 2022 Zara ha già lanciato in giro 11,000 nuovi design e Shein uno sbalorditivo 314,877).
E se questo non fosse già abbastanza problematico, la moda ultraveloce ora è accusata di copiare il fast fashion, una scoperta sconcertante che è stata portata alla nostra attenzione da immagini che girano online che mostrano capi praticamente identici a quelli di Zara (vale a dire abiti sottoveste in raso rosa, camicie astratte ritagliate e tacchi slingback blu cobalto) sul sito web di Shein. Vorrei davvero scherzare.