Dopo un notevole successo negli Stati Uniti e in Europa, nel Regno Unito è in fase di sperimentazione un modello sorprendentemente semplice per portare chi ha il sonno agitato in alloggi sicuri. L'approccio è stato proposto da uno psicologo negli anni '90, ma ha impiegato due decenni per essere implementato.
Secondo Occam's Razor, la risposta più ovvia è solitamente quella corretta. Applicando questo alla crisi dei senzatetto, la soluzione più chiara sarebbe quella di fornire alle persone un facile accesso all'alloggio.
Questo è ciò che ha proposto lo psicologo Dr Sam Tsemberis, dopo aver individuato i suoi pazienti indugiare per le strade di New York City e aver realizzato che molti di loro non avevano una casa in cui tornare. Ha immediatamente suggerito una nuova strategia per affrontare il numero crescente di dormienti agitati a New York: dare case alle persone innanzitutto.
Nonostante la sua semplicità, questo modello va contro la tradizione. La stragrande maggioranza delle città ha adottato da tempo un "modello a scala", che richiede alle persone di saltare attraverso diversi cerchi prima di ottenere l'accesso a un alloggio adeguato.
Nel Regno Unito, queste precondizioni sono la sobrietà, la partecipazione ai servizi di supporto, la ricerca attiva di un impiego e la conoscenza della gestione delle locazioni. Questo nonostante il fatto che quasi contro tutti i di questi requisiti sarebbe più facile da eseguire una volta che si dispone di un posto sicuro in cui vivere.
Rendendosi conto che i vecchi modelli non stavano facendo la differenza, la città americana di Houston ha adottato il modello del dottor Tsemberis nel 2012. Da allora ha visto una diminuzione del 64% del numero di dormienti agitati.
L'approccio Housing First ha riscosso un enorme successo anche in Austria e Helsinki, quest'ultima sulla buona strada per sradicare i senzatetto entro il 2025. Il programma, chiamato Housing First, è ora adottato nel Regno Unito per la prima volta.