Al vertice della COP dello scorso anno, il metano è stato etichettato come il "frutto più basso" nella corsa al rallentamento del riscaldamento globale. Ora, l'ONU ha annunciato che utilizzerà i satelliti per localizzare dove si trovano le perdite di metano e pubblicherà i dati su un database pubblico.
Coloro che sono informati sul processo di riscaldamento planetario guidato dall'uomo sapranno che le emissioni di anidride carbonica sono solo un pezzo del puzzle.
Nonostante la CO2 sia degna del suo colpo particolarmente negativo, le particelle di gas metano sono molto più potenti. In effetti, durante i suoi primi due decenni nell'atmosfera, il metano ha ottanta volte il potere riscaldante di anidride carbonica.
Finora, almeno il 25 per cento dell'attuale riscaldamento atmosferico proviene dalle emissioni di metano generate dall'attività umana. Ora, il controllo ambientale delle Nazioni Unite ha annunciato che utilizzerà i satelliti spaziali per localizzare le perdite di metano a livello globale.
Le immagini e i dati delle Nazioni Unite verranno quindi rilasciati su un database pubblico, con l'obiettivo di esercitare pressioni su aziende e governi per ridurre queste emissioni pericolose tempo veloce.