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Centinaia di morti in inondazioni e frane nella RDC

Più di 400 persone sono morte e circa 5,000 risultano disperse a causa delle intense inondazioni e frane che hanno colpito la RDC la scorsa settimana.

La Repubblica Democratica del Congo (RDC) è stata soggetta a inondazioni e smottamenti per molti anni, con la frequenza e la gravità di questi disastri naturali in aumento negli ultimi anni a causa del cambiamento climatico.

La nazione sta attualmente affrontando inondazioni devastanti che hanno ucciso più di 400 persone, provocando migliaia di sfollati e spazzando via le case, soprattutto nelle zone rurali.

La crisi della Repubblica Democratica del Congo è stata innescata da forti piogge iniziate ad aprile, che hanno fatto straripare i fiumi e inondare vaste aree di terra.

La situazione è stata aggravata dal fatto che i fiumi sono già fortemente interrati, il che riduce la loro capacità di trattenere l'acqua e aumenta la probabilità di inondazioni.

Anche i paesi dell'Africa orientale come il Ruanda e l'Uganda sono stati colpiti dalle forti piogge.

Lunedì il presidente Felix Tshisekedi ha dichiarato un lutto nazionale per le vittime. Scuole nella parte orientale del Paese, in particolare nel Nord e nel Sud Kivu, sono state trasformate in centri di soccorso mentre altre sono state completamente sommerse.

Attualmente, il numero di bambini che hanno perso la vita non è noto poiché i residenti sono stati costretti a fuggire su un terreno più elevato. Infrastrutture come strade e ponti sono state gravemente danneggiate, rendendo difficile l'arrivo degli aiuti ai bisognosi.

Le zone più colpite si trovano nell'est, in particolare nelle province di Nord Kivu, Sud Kivu e Ituri.

Nonostante gli sforzi di soccorso, migliaia di sopravvissuti hanno un disperato bisogno di rifornimenti di base come cibo, riparo e altri servizi.

L'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) ha avvertito che le inondazioni potrebbero esacerbare la già terribile situazione umanitaria, poiché il conflitto in corso è già una grave crisi.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha affermato che il cambiamento climatico ha "un impatto disastroso sui paesi che non hanno fatto nulla per contribuire al riscaldamento globale".

Il governo della RDC ha dichiarato lo stato di emergenza nelle aree colpite e ha dispiegato truppe per assistere nelle operazioni di salvataggio e soccorso. Tuttavia, molte organizzazioni umanitarie hanno avvertito che la risposta è stata lenta e inadeguata e hanno chiesto un maggiore sostegno da parte della comunità internazionale.

Le devastanti inondazioni nella Repubblica Democratica del Congo servono da potente promemoria della suscettibilità di molti paesi africani ai disastri naturali, evidenziando l'urgente necessità di misure di preparazione e risposta più efficaci.

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