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La Milano Design Week mette in mostra l'innovativa svolta del biofilm

All'evento di design più importante al mondo, la designer olandese Lionne van Deursen ha presentato un innovativo biofilm a base di lievito. L'eco-materiale potrebbe un giorno sostituire le fastidiose pellicole di plastica notoriamente difficili da riciclare. 

L'eliminazione graduale della plastica è una delle maggiori sfide del 21st secolo.

Con 9 miliardi di tonnellate di materiale prodotto negli ultimi settant'anni, abbiamo creato un pasticcio così difficile da sradicare che la plastica può essere trovata anche nelle più remoto parti della Terra.

Per non parlare del fatto che sono state trovate microplastiche nell'acqua piovana, sangue umano, latte maternoe anche dentro la placenta dei bambini non nati. È ovunque.

Fortunatamente, i designer hanno sperimentato instancabilmente per sostituire le forme di plastica più difficili da riciclare. Alla Milano Design Week, il più grande evento di design al mondo, un designer olandese ha presentato un importante passo avanti chiamato spiegare.

Con sede nei Paesi Bassi, Studio Lionne Van Deursen ha condotto ricerche nella speranza di creare un materiale malleabile e resistente, ma anche biodegradabile e compostabile.

Lo studio è approdato sulla cellulosa batterica, che è una coltura creata mescolando microrganismi e lievito. Quando viene lasciata fermentare con il tè verde dolce, la combinazione essiccata diventa solida.

Questo è possibile perché i batteri vivi lavorano per filare nanofibre di cellulosa, producendo uno strato di pellicola sulla superficie del liquido.

Il team dello Studio Lionne Van Deursen rimuove quindi i fogli solidi, li tinge con scarti di frutta e verdura e li trasforma in forme tridimensionali utilizzando speciali tecniche di piegatura.

Sebbene sembrino piccoli fan e origami, lo studio è fiducioso che il biofilm possa essere utilizzato per numerosi scopi. La ricerca è in corso per capire come il film può essere applicato in modi diversi.

Questo non è il primo rodeo con biofilm dello Studio Lionne Van Deursen.

Il workshop ha già lanciato a collezione di lampade utilizzando il materiale, ma è particolarmente orgoglioso di come il spiegare la raccolta dimostra la gamma e la malleabilità del biofilm.

Guardando il materiale, è molto probabile che una versione di questo possa essere applicata agli imballaggi per alimenti, merci e altri articoli. Con la sua natura biodegradabile e compostabile, sarebbe un'alternativa di gran lunga migliore agli involucri di plastica.

Lionne Van Deursen ha sottolineato che mentre la produzione di prodotti ecologici è una parte fondamentale della missione del suo studio, anche la creazione sostenibile è una priorità assoluta.

Per raggiungere questo obiettivo, viene posta particolare enfasi sull'utilizzo dei materiali nel modo più efficiente possibile e sulla garanzia che di conseguenza vengano generati scarti minimi o nulli.

Non vediamo l'ora di vedere cosa faranno dopo!

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