Cosa sta succedendo?
Le radici della pianta degli spinaci rilevano la presenza di nitroaromatici nelle acque sotterranee, un composto che di solito si trova negli esplosivi come le mine antiuomo. I nanotubi di carbonio nelle foglie della pianta emettono quindi un segnale che viene raccolto da una telecamera a infrarossi e inviato a un laboratorio tramite quelle utili e-mail.
Sebbene finora sia stato utilizzato solo per rilevare materiali esplosivi, gli scienziati ritengono che potrebbe essere facilmente riutilizzato per avvisarci dell'inquinamento e di altri cambiamenti nelle condizioni ambientali.
Le prime sperimentazioni con la ricerca nanobionica sulle piante hanno già dimostrato che possiamo usarle per tenere traccia degli inquinanti. Il professor Michael Strano, il leader di questo progetto di invio di e-mail sui cavoli, aveva precedentemente modificato il modo in cui le piante fotosintetizzavano. Sono stati in grado di rilevare l'ossido nitrico, un inquinante causato dalla combustione.
Le piante rispondono a a tonnellata di informazioni riguardanti l'ambiente circostante, rendendoli candidati ideali per la conservazione e il monitoraggio ambientale: è solo tradurre tali informazioni in dati tangibili che può essere complicato.
Cosa significa questo per il cambiamento climatico?
Ovviamente, un vantaggio sarebbero dati precisi sui comportamenti climatici e una maggiore capacità di prevedere cosa potrebbe fluttuare in termini di livelli di inquinanti, temperature, qualità dell'aria, ecc.
Il professor Strano osserva che "le piante sono molto reattive", aggiungendo che "sanno che ci sarà una siccità molto prima di noi". Capire come le piante reagiscono e rispondono a queste informazioni potrebbe darci una "ricchezza di informazioni a cui accedere".
Oltre alle e-mail, è stato scoperto che gli spinaci rendono le celle a combustibile più efficienti. Gli spinaci stessi vengono convertiti in nanofogli di carbonio che aiutano a produrre batterie metallo-aria. E pensavi che questa pianta fosse solo per mangiare.
Presto potremmo alimentare i nostri gadget con l'energia delle foglie di spinaci e i nostri fagiolini potrebbero persino saltare su una chiamata Zoom di tanto in tanto. Il futuro è ora.